
Negli ultimi giorni è divampata sui social una polemica innescata dal locale gruppo del Movimento 5 stelle a Paternò, in cui utilizzando il loro canale preferito e cioè quello di Facebook, dove a tutti è permesso di dire quello che gli pare e gli piace, per gettare in pasto all’opinione pubblica, presunte dichiarazioni e comportamenti sgarbati del Sindaco Nino Naso, nei confronti della vice Presidente del Consiglio comunale, Martina Ardizzone. Nonostante, siamo venuti a conoscenza di questo episodio da qualche giorno, abbiamo preferito scrivere soltanto adesso, solo perché ci piaceva ascoltare e capire non dai diretti interessati, ma dai presenti cosa effettivamente era successo, in quanto la cosa ci puzzava particolarmente. Infatti, che se ne possa dire, non ho mai visto Nino Naso utilizzare parole poco educate nei confronti dia qualcuno, e in particolar modo dirette ad una donna, peraltro poco più che teen-ager, anzi ho sempre visto il Sindaco come un galantuomo nei confronti del gentil sesso, per cui la cosa non mi ha convinto del tutto. Ed infatti, ci hanno riferito che innanzitutto il Consigliere Ardizzone, era arrabbiata nei confronti del presidente Filippo Sambataro, utilizzando espressioni e modi di fare, poco consoni al ruolo che interpreta, all’interno per giunta del Palazzo Comunale e quindi sede istituzionale. Al che è intervenuto il Sindaco, il quale ha solamente partecipato al dibattito con dei toni accesi, adeguandosi a quelli utilizzati dalla Vice Presidente. Adesso, noi non entriamo nel merito della vicenda, il Consigliere Ardizzone avrà avuto i suoi buoni motivi per scagliarsi in questa maniera nei confronti del Presidente Sambataro, quello che non va è il metodo, il linguaggio e l’ambaradan mediatico che ne è sorto dopo. Una caduta di stile senza mezzi termini, che fa riflettere sui ruoli interpretati e sulle chiacchiere perse su cui si fonda una città che invece di concertare azioni comuni, è legata a stereotipi che non portano a nessun beneficio per la nostra Paternò!