

Il tema della raccolta dei rifiuti diventa una cosa seria nel Comune di Paternò, sono lontani i tempi dei cumuli di rifiuti accatastati lungo le vie della città, ma la differenziata non è ancora pienamente decollata. È obiettivo dell’amministrazione riuscire in questa impresa, il sindaco Naso insieme al vice Mannino si sono intestati questa battaglia, cioè portare Paternò a livelli di differenziata importanti. Partendo dal 19%, oggi i livelli sono al 33%, ma gli obiettivi sono ben altri. Nella conferenza stampa di oggi, Naso e Mannino, insieme al capo unità operativa arch. Domenico Benfatto, alla presenza di diverse associazioni tra cui l’Anpas, Mamme in Comune, il direttore della Dusty di Paternò Giuseppe Finocchiaro, l’assessore Leotta, i consiglieri Gulisano, Chirieleison, Distefano, Virgillito e molti rappresentanti delle scuole paternesi, hanno esposto i lavori fin qui realizzati in termini di ecologia e quelli che saranno le misure che verranno intraprese da qui a breve tempo, per portare la raccolta differenziata a Paternò al 65% entro la fine dell’anno. Nei prossimi giorni saranno consegnate a tutte le famiglie, partendo dai condomini, i nuovi contenitori dei rifiuti di plastica e vetro, peraltro ciascun contenitore avrà un codice a barre che verrà assegnato ad ogni nucleo familiare, in più ci sarà anche un’isola ecologica mobile per aiutare anche quei cittadini, impossibilitati a raggiungere contrada Tre Fontane. Nei prossimi mesi, verranno ulteriormente forniti i contenitori dell’umido, un sottolavello ed uno da esposizione, mentre sono assolutamente vietati gli unici e le corde penzolanti per l’esposizione del rifiuti. “È un momento storico della città, -dichiara Mannino- cambia il metodo di fare la differenziata, la nostra città vuole e deve raggiungere dei livelli importanti e per farlo è indispensabile l’impegno di tutti, tra cittadini, amministrazione comunale e forze politiche senza distinzioni e colori di sorta”. L’arch. Benfatto entra nel merito ribadendo che una esatta gestione dei rifiuti porterebbe un minor costo e quindi una sostanziale riduzione dello smaltimento, infatti differenziare la plastica apporta un introito di circa 300 € a tonnellata, mentre la carta circa 85€ a tonnellata. Per quanto riguarda invece l’indifferenziata costa al Comune circa 115€ a tonnellata, mentre l’umido soltanto 80€, costi che peraltro potrebbero ridursi ancora di più, con il compostaggio diffuso, dove conferire l’umido domestico e quindi eliminare così questa importante spesa. È peraltro previsto per le utenze che risiedono fuori dal tessuto urbano, la possibilità di ottenere una compostiera domestica gratuita.