Da sempre diffidiamo dei famelici gruppi whatsup che furoreggiano sui social, in particolar modo di quelli che interessano le mamme delle scuole, dove le notizie si ingigantiscono a dismisura, creando situazioni paradossali, che spesso sfiorano il grottesco! L’esempio di ieri sera è emblematico, la protezione civile dirama un bollettino, giusto o sbagliato che sia, il bollettino è pur sempre una previsione, che può successivamente anche non corrispondere alla verità. Il problema è diverso, i gradi di allerta si dividono in verde, giallo, arancione e rosso, dove il verde corrisponde all’assoluta tranquillità, mentre il rosso è sinonimo di maltempo. Ebbene, dopo che il Comune di Catania ha scelto di chiudere le scuole, dopo le piogge torrenziali, che hanno inondato letteralmente via Etnea e zone limitrofe, sui social si è scatenato il consueto allarmismo ingiustificato, che poi trova l’apice nei famelici gruppi whatsup delle scuole. Nonostante, le scuole andrebbero chiuse generalmente alla previsione di allerta rossa, ieri sera, prima Biancavilla, poi Adrano e quindi Paternò hanno deciso di seguire l’esempio di Catania, accodandosi ad una decisione sicuramente influenzata dallo spirito convulsivo dei social. Ai tempi, in cui il sottoscritto andava a scuola, e non molto tempo fa, non c’era allerta meteo che teneva, i miei genitori mi portavano a scuola pure con la neve o con la pioggia torrenziale di tipo biblica, mentre oggi, ogni scusa è buona per fare una cosiddetta “calia” giustificata. Il fato ha voluto, che la mattinata del 12 ottobre è soleggiata, calda e priva di alcuna precipitazione, le scuole sono rimaste chiuse e i famelici gruppi che furoreggiano sui social si sono placati, per questa volta niente catastrofi… la vita continua!
Vincenzo Anicito
Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia
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