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Partita storta a Messina. Il Paternò perde 2-0 contro il Camaro

L'esordio di Pensabene non risolve i mali di questa squadra

L’esordio di Pensabene in panchina al posto di Mirto non è stato compiuto nel migliore dei modi, ma l’allenatore non è il padre di questa sconfitta, al neo tecnico possiamo solamente dire che c’è molto da lavorare, soprattutto nella testa dei giocatori, i quali sono i veri responsabili di questa debacle. La partita contro il Camaro si può anche perdere, in quanto i padroni di casa hanno giocato davvero bene, imponendo per circa 60 minuti un ritmo incessante, in cui il Paternò è stato squadra soltanto per i primi 18 minuti, poi è arrivato il black-out. Non siamo psicologici, così come non conosciamo le dinamiche all’interno dello spogliatoio, ma dal di fuori si evince uno spirito collassato da parte del gruppo, che rispetto a 20 giorni fa, ha compiuto, non uno, ma almeno sei passi indietro. Questa squadra, oggi soffre maledettamente a centrocampo, l’assenza di Zumbo pesa come un macigno, così come quella di Guerriera, e Sessa non sembra ancora essersi inserito nel contesto di questo reparto. Il solo Serrano, immenso, quasi gladiatorio, non basta a questa squadra, anche perchè avanti soffre, non segna, non riesce quasi mai ad impensierire, il giovane e quasi inesperto portiere del Camaro. E quando arriva l’occasione del rigore, Cordaro la spedisce alle stelle, mettendo così fine al tentativo di imbastire una rimonta. Primo tempo che come dicevamo dura soltanto 18 minuti, nei quali il Paternò era partito bene, ma Librizzi non è in serata di grazia, Daniello non lo aiuto e per ben 3 volte gli attaccanti messinesi sfondano da quella parte, al 3° tentativo D’amico segna, è il 19′. A questo punto, si aspetterebbe la reazione, così come accaduto contro il Marina di Ragusa, ed invece cala il black-out, la squadra non ragiona più, tranne nel finale di prima frazione, ma è poca cosa. Nel secondo tempo, la musica sembra cambiare, ma quando al 50′ a Cappello è permesso di trasformarsi in fenomeno, e di superare in dribbling 3 giocatori e di piazzare la palla in gol, allora si capisce che non è serata. Gli ingressi di Romeo, Caruso e Asero danno maggiore incisività all’attacco, la reazione c’è ed al 33′ si presenta l’occasione del rigore, quando Asero viene steso in area. Dal dischetto dovrebbe andarci Serrano, l’unico che sembra avere la lucidità gusta di aprire la partita, ed invece ci va Cordaro, il quale non si perchè, calcia un rigore inguardabile, spedendo alle stelle la conclusione. Peccato, perchè il loro portiere era il punto debole del Camaro e il Paternò non se n’è saputo approfittare. Peccato, perchè Taormina non sta girando, Cordaro non sta rispettando le attese, Ibra lotta, ma è troppo evanescente, Sessa ancora non c’è… A Pensabene spetta rimettere insieme i cocci di questa squadra, perchè a questo punto c’è da sfruttare il doppio turno casalingo e di riattaccare la spina. A fine partita il presidente Ivan Mazzamuto interviene: “Sono amareggiato, deluso e molto arrabbiato. Primo tempo inesistente, nel secondo abbiamo reagito, ma non si può prendere quel gol…”.

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Vincenzo Anicito

Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia

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