Non se ne può più! E’ notizia di tutti i giorni quella che vede coinvolto il territorio di Paternò in continui incendi, a volte si tratta di piccoli appezzamenti di terreno incolto, ma tante altre volte, si è trattato di zone agrumetate o altri terreni adibiti al pascolo o ad altre diverse colture. Le forze dell’ordine, hanno predisposto diversi controlli del territorio, ma la sensazione che questi dannati piromani facciano quello che vogliono è sempre più concreta. Fin qui tanta indignazione, ma poche prese di posizioni, fin quando c’è scappato il morto! Un giovane onesto contadino, Andrea Distefano, padre di due bambini in tenera età, saputo dell’incendio a Ponte Barca, che stava danneggiando le sue ed altre colture, non ci ha pensato un attimo a prendere il trattore, con una botte d’acqua al seguito, per andare a spegnere questi roghi. Ma la voglia di recarsi quanto prima a spegnere questi incendi, gli è stata fatale, infatti, in una curva, il trattore gli è sfuggito di mano, e per Andrea non c’è stato più nulla da fare. La prematura dipartita di questo giovane non può restare impunita, è compito di tutti intervenire a salvaguardia del territorio, cercando innanzitutto i responsabili di questo omicidio, quindi mettere dei deterrenti per scongiurare altri emuli. Altro discorso è quello alla malavita organizzata, se infatti si scoprisse che dietro questi incendi, ci fosse la mano di cosa nostra, la quale lucrerebbe da tutta questa situazione, ci troveremmo dinnanzi l’episodio di malaffare, che coinvolge questa terra, a discapito della sua bellezza. Oggi, una vita è stata spezzata, il dolore di famigliari e conoscenti non potrà essere lenito con la fine di questi roghi, perchè Andrea non tornerà più indietro, ma il suo sacrificio deve diventare un monito a salvaguardia del nostro territorio. Sveglia gente, perchè da Civitas Fertilissima, ci vuole poco a diventare Civitas Ardenti!
