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Il degrado e lo scempio non si arrestano: colpito S. Francesco alla Collina

Tra atti di vandalismo di ogni genere, piromani, sporcaccioni, imbrattatori e menefreghisti non potevano mancare i ladri. Sì, perché proprio di ladri stiamo parlando (almeno supponiamo che lo siano), cioè di gente senza scrupoli che deturpa un patrimonio pubblico e culturale come S. Francesco alla Collina per farne un uso squisitamente a scopo di lucro! Non c’è proprio nulla da aggiungere, se non che i soliti “animali”, hanno preso letteralmente a scalpellate la pietra bianca dell’altare del complesso di S. Francesco per portarselo a casa e trovare quindi la via più comoda per abbellirsi il proprio appartamento… Naturalmente, nessuno ha visto nulla, nessuno si è accorto di questi sciacalli e nessuno ha sentito i colpi di scalpello, ma tutto è filato liscio come l’olio… Si parla tanto di controlli del territorio, di video sorveglianza e via dicendo, ma a questo punto pongo la domanda al contrario: “Siamo sicuri che questi deterrenti fermeranno i soliti animali?”. Una volta messa la sorveglianza ci sarà un’adeguato controllo? Perché, parliamoci chiaro, a Paternò c’è bisogno di una telecamera dietro ad ogni angoli, insomma 10000 occhi elettronici forse non basterebbero a fare da deterrente ai soliti idioti, ladri, vandali o animali che siano! Altro discorso è quello del metodo educativo e qui, giorno dopo giorno ci accorciamo che con certe menti, a dir poco basaltiche, è tempo perso parlare di cultura del territorio, conservazione del patrimonio artistico e via dicendo, perché dispiace dirlo, ma  a Paternò la mamma degli imbecilli, è sempre gravida!

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Vincenzo Anicito

Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia

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