
E’ stato un Carnevale dignitoso? Sì! E’ stato un Carnevale in cui le scuole si sono impegnate al massimo? Sì, certo! E’ stato un momento, seppur fugace, di divertimento? Sicuramente sì! E’ quindi lecito parlare di successo? No, assolutamente, perchè abbiamo semplicemente assistito ad un evento che non ha nulla a che vedere col “CARNEVALE DI PATERNO’“.

Partiamo innanzitutto con una precisazione: l’impegno profuso dalle scuole, in particolar modo dai genitori, che hanno pagato i vestiti a proprie spese, è encomiabile, stesso discorso per le associazione, che nel loro piccolo, cercano di andare oltre i colori politici, per regalare un momento di divertimento ai cittadini, per il resto c’è solo da stendere un velo pietoso… In tanti si sono chiesti: Perchè? Perchè realizzare una manifestazione così? Perchè non ammettere che tutti i soldi sono stati impiegati altrove e quindi non era possibile dedicarsi all’organizzazione seria dell’evento? Perchè si vuole necessariamente far passare l’ordinarietà per straordinarietà? Perchè non si ha il coraggio di ammettere che non c’erano le condizioni per organizzare un bel nulla? Ma soprattutto, perchè si sono disattese le promesse fatte lo scorso anno, quando era stato detto, con grandi squilli di tromba, che l’edizione 2019, sarebbe stata l’ultima organizzata con metodi improvvisati ed immediatamente si sarebbe pensato alla creazione del comitato e quindi all’ideazione di un programma serio, degno di una città che ha nelle corde il Carnevale!

Capiamo, che con l’improvvisazione non si va da nessuna parte, ma infatti la critica non sta in quello che le scuole hanno saputo fare, a questo ci aggiungiamo che l’entusiasmo dei bambini che sfilano supera ogni problematica, semmai la critica sta nella presunzione di chi vuole far passare l’evento come eccezionale, quando invece è stato abbastanza banale! I paternesi in questi giorni hanno arricchito i commercianti di Misterbianco e Biancavilla, hanno pagato l’obolo di 5 euro per il Carnevale di Acireale, insomma hanno fatto la fortuna degli altri, perchè non hanno trovato di meglio che fare, in questi giorni. Infatti, non capiamo il perchè si è sfilato solamente il martedì, quando la spesa dei costumi, ai genitori è costata un bel pò… A Biancavilla il cartellone è stato allestito grazie al contributo degli sponsor, in pratica c’è stato qualcuno dell’amministrazione che si è dedicato alla promozione dell’evento, raccogliendo contributi importanti per realizzazione dell’evento. Era così difficile seguire quest’esempio? Oppure è mancata la volontà? A Misterbianco, il Comune è commissariato da un bel pezzo, ma grazie alla volontà di tutti, l’evento si è ormai inserito nel contesto delle manifestazioni carnascialesche siciliane. Non parliamo di Acireale, che tra interessamento di politici amici, amministratori, cittadini e maestri carristi, l’evento ha assunto delle proporzioni inimmaginabili per chiunque e che lasciano tanto amaro in bocca a chi del Carnevale è stato un precursore, come il maestro artigiano paternese!

Ieri sera, già alle 18:30 la via Vittorio Emanuele era deserta, restava a terra un flebile velo di coriandoli, le bancarelle erano piene di prodotti invenduti, i bar e i panifici, avevano la tavola calda ancora esposta, restava soltanto un centinaio di persone, tra parenti e amici dei bambini, che assiepavano piazza Indipendenza, in attesa dell’esibizione del proprio bambino, per poi abbandonare lo scenario. Alle 20:00 era già finito tutto!
ps. Cortigiani, adesso scatenatevi a difendere, l’indifendibile!






