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La disciplina al tempo del #Coronavirus

Tra le tante parole sconosciute nel vocabolario del paternese medio c’è sicuramente la dicitura “Disciplina”, termine più indigesto che sconosciuto e che ai tempi del #Coronavirus assume un significato più concreto, ma purtroppo ancora incompreso. Ieri sera, abbiamo avuto dal primo cittadino, la conferma che nella città di Paternò ci sono stati altri 2 casi di questa terribile epidemia, da alcuni indiscrezioni abbiamo saputo che si tratta di un signore over 70 e di un uomo di mezza età, questo perchè il terribile virus non risparmia nessuno, al momento chi è convinto di avere una sorta di immunità si sbaglia di grosso e tutti, potenzialmente siamo esposti al #Coronavirus. Augurando ai due nostri concittadini di riprendersi e di superare questa terribile fase della malattia, ci rendiamo conto però che purtroppo, i vizi dei cittadini diPaternò si evidenziano anche in questi momenti e lo spirito collettivo viene sempre e comunque messo in secondo piano. C’è la sensazione infatti, che fino a quando non colpirà un parente, un conoscente o un vicino, la consapevolezza della gravità di questa epidemia, per qualcuno non esiste proprio. Ma d’altronde, non possiamo tutto d’un colpo dimenticare, che in questa città vige da sempre la regola del basta che non è successo davanti casa mia… Ci hanno raccontato di aver visto davanti la posta file non certamente adeguate a questo momento, ah sì, è vero non tutti hanno il conto e quindi dovevano necessariamente ritirare i soldi della pensione, stesso discorso per i vari assembramenti vicino dove si vendono generi alimentari, dove è chiaro che le persone devono poter andare a rifornirsi, ma è sempre più oscuro il motivo, per cui non si debbano rispettare le file, gli spazi, il metro di distanza e via dicendo. C’è poi, chi non crede in tutto questo e considera questi limiti, un divieto alla propria libertà, ed allora ogni momento è buono per farsi una passeggiata, come se nulla stesse accadendo, ma anzi sfidando le leggi. C’è gente, che quando vede un assembramento, si esprime con la fatidica frase: “Ma i vigili dove sono?”. Troppo facile uscirsene con questa frase, ma quanti vigili, quanti Carabinieri o Finanzieri ci dovrebbero essere per gestire le “teste dure” di certi paternesi? La gente, generalmente chi si lascia a queste atipiche considerazioni, non ha capito che non c’è bisogno del controllore, ma fare cautela, stare in quarantena è un’obbligo morale nei confronti propri e della propria famiglia, nonchè di tutta la comunità. Le previsioni parlano di un picco verso Pasqua e quindi un ritorno alla normalità nei giorni successivi al 14 aprile, per poi, seppur secondo le previsioni, ritornare alla normalità dopo il 15 maggio. Ebbene, c’è da fare un piccolo sacrificio, resistere, stare a casa, quando tutti lo capiranno, forse tutto questo finirà e l’esperienza #Coronavirus, potrà giovarci da insegnamento!

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Vincenzo Anicito

Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia

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