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Ma può essere che non se ne accorga nessuno?

E’ notizia degli ultimi giorni la segnalazione dello stato in cui versano le periferie, in particolar modo piazza del Tricolore, piccolo spazio urbanizzato alla fine degli anni novanta per poter dare dignità alla confluenza tra la via Messina, Caltanissetta e Siracusa con via Estonia, ma anche per dare uno spazio aperto con tanto di lastricatura in cotto siciliano, inserti in pietra lavica ceramicata e panchine, per i residenti del quartiere. Però, come tutte le cose che ci sono a Paternò, basta che si perdono di vista per qualche tempo, che diventano ricettacolo di vandali, giovinastri e soprattutto ladri! Infatti, in questa città non bastano più i soliti vandali che sporcano e distruggono tutto, a questi si sono aggiunti i ladri, i quali fanno razzia di tutto quello che può diventare utile a racimolare qualche euro, rubandosi questa volta una cancellata in ferro. Non ci dimentichiamo, che qualche anno fa, i “Soliti ignoti” riuscirono ad entrare nel Convento di San Francesco alla Collina, per trafugare dei grossi blocchi di pietra che formano parte dell’abside dell’antica chiesa. La storia di Paternò ci racconta tanti episodi del genere, come negli anni 70′ quando si rubarono alla Matrice delle antiche tele, il portale aragonese e l’acquasantiera alla Gancia. Insomma, basta lasciare incustodito un bene, che subito arrivano i razziatori, i quali non hanno nessuna pietà di quello che compiono (ma qui sappiamo di chiedere molto alle loro menti di miserabili). Il problema è però ben altro, è possibile che nessuno e dico nessuno se ne accorga di questi trafugamenti? Piazza del Tricolore è molto trafficata, si trova al centro di alcune case, può essere, che nessuno si sia accorto che i ladri stessero togliendo la cancellata, anche se in maniera graduale? Cioè parliamo di un’operazione complessa, che comunque richiede una bella perdita di tempo, ma come al solito nessuno si è accorto di nulla! Quando si parla di poca attenzione al bene comune, trattiamo anche questo argomento, cioè quello della salvaguardia dei beni che ci stanno attorno, e che invece sono ignorati, così com’è avvenuto per la ringhiera di piazza del Tricolore, gli scalini di San Francesco alla Collina e tante altre cose trafugate in questa città. Non entrando nel merito della pulizia e salvaguardia del territorio, perchè non ci piace sottolineare, una cosa risaputa, vorremmo ancora una volta porre l’attenzione sulla video sorveglianza, argomento soltanto sfiorato e mai attuato! Invece di pensare a grandi finanziamenti, si potrebbe partire stanziando piccoli fondi per installare nuove telecamere e creare così un deterrente per ladri e vandali, ma purtroppo capiamo che le priorità a Paternò sono altre, solo che una volta tanto, ci piacerebbe conoscerle, dato che certe problematiche sono cicliche e mai veramente affrontate! Nel frattempo i ladri agiscono, e la città lentamente viene spogliata di tutto, e nessuno che se ne accorga…

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Vincenzo Anicito

Esteta, curioso, intrigante, riflessivo, odia gli stereotipi, ama Paternò e il Paternò calcio, il paesaggio al tramonto, il mare d'estate dopo le 19:00 e dormire con il rumore della pioggia

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