La storia di Salvatore Ligresti è davvero avvincente, per certi versi anche incredibile, ma di sicuro dimostr ancora una volta che lo spirito indomito dei paternesi è forte, tanto da raggiungere risultati a dir poco eccezionali. A poche ore dalla sua scomparsa, la città di Paternò ricorda con orgoglio le gesta di uno dei suoi figli più illustri, capace di recitare un ruolo di primo piano nella finanza italiana, oltre che a detenere quote azionarie in quasi tutte le più importanti società d’Italia. Insomma, Paternò oggi piange la scomparsa di un esempio fulgido di grande intraprendenza, intelligenza e capacità che solo i figli di questa terra possono capire. Ligresti era l’emblema vivente di colui che ce l’ha fatta! Cioè quel tipo di persona che, nonostante sia nato in un terra che dá poche opportunità come la nostra, grazie allo studio, alla perseveranza, alle amicizie giuste e, perché no, anche alla fortuna, è riuscito nell’incredibile impresa di diventare uno egli uomini più potenti d’Italia. Insieme ai concittadini Michelangelo Virgillito e Nino La Russa, ha rappresentato l’eccellenza dei paternesi trasferiti al Nord, i quali grazie alle loro abilità, sono riusciti a conquistare Milano. Sarebbe ripetitivo raccontare le varie imprese di Salvatore Ligresti, diciamo solo che nel suo campo era un asso e sapeva farci per davvero per cui, quando negli anni ’80 veniva considerato il 5° uomo più ricco d’Italia, aveva certamente ricoperto d’orgoglio tutti i suoi concittadini. Ligresti, ormai, era milanese a tutti gli effetti ma non aveva dimenticato le proprie origini di paternese purosangue. Tanti, infatti, sono stati i suoi concittadini che hanno trovato posto nelle sue aziende e, quando è stato chiamato in causa, il suo contributo non è mai venuto meno, come nell’occasione in cui fece da sponsor al Paternò calcio, alle prese con l’olimpo della C1.
Arrivederci Ingegnere, orgoglio ed esempio della nostra città la quale è stata sempre orgogliosa di avere un pezzo grosso della finanza tra i suoi figli più cari.