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Addio a Mario Corti, l’uomo che fece sognare una generazione di tifosi paternesi

E’ il pomeriggio del 18 ottobre 1964, ci troviamo allo stadio “Gaeta” di Enna, quando i tifosi giunti da Paternò per gustarsi le gesta di una squadra come il Paternò, già forte, ma in procinto di dire la sua nel campionato di IV serie 1964-65, scorgono sul terreno di gioco un nuovo giocatore. “Ma chi è quello?” sussurrano; un giovane Turi Anicito si domanda se quel giocatore non sia proprio Mario Corti, sì il mediano del Catania. Ed è proprio così, un trafiletto nel giornale “La Sicilia” di quella domenica aveva preannunciato il passaggio del capitano del Catania al Paternò, ma non tutti ebbero l’accortezza di guardare il giornale, presi com’erano dall’organizzare la trasferta ad Enna. Mario Corti, nato nel 1931 a Genova, aveva fatto tutta la trafila calcistica nella Sampdoria, squadra con cui esordì e giocò in serie A, quindi passò al Catania e con la squadra etnea vinse prima il campionato di serie B, quindi disputò diverse stagioni con la formazione catanese in serie A, tra cui la mitica partita Catania-Inter 2-0 del fatidico “clamoroso al Cibali”. Giocatore dotato di una tecnica sopraffina, nel l’ottobre 1964 dopo alcuni problemi con il Catania viene ingaggiato dal Paternò in serie D. E lì, si illuminarono tutti gli occhi dei tifosi paternesi, i quali vedevano in Corti un grande fuoriclasse, così come si rivelò in campo. Sul terreno di gioco infatti “disegnava”, mandava in porta un giovane Busetta o uno scattante Schettino, insomma era la classica ciliegina sulla torta di una squadra che fino alla fine si giocò la promozione in serie C con il Savoia di Torre Annunziata. Purtroppo però, non tutte le ciambelle riescono col buco, la personalità di Corti era troppo forte all’interno dello spogliatoio e con l’allenatore Aldo Riva nacque un dualismo. Alla fine la spuntò Riva e Corti dovette lasciare il Paternò e così mestamente cessarono anche le velleità del Paternò, che dovette cedere il passo al Savoia, che vinse poi il campionato, mentre i rossazzurri si classificarono secondi. Ebbene, Mario Corti, andò poi in Australia ed è notizia di qualche ora fa che all’età di quasi 89 anni ha lasciato questa terra. R.i.P. vecchio campione, rimpianto di una generazione, che vide in Corti, forse, il più forte giocatore, che abbia mai indossato la maglia rossazzurra.