«La Regione Siciliana ha il dovere di incidere sulle politiche nazionali in favore della Sicilia», afferma l’on. Gaetano Galvagno (FDI). «L’Alitalia, come da comunicato – prosegue il parlamentare regionale – ha concesso prezzi di favore alla Sardegna che definisce isola “strategica” e trascura la Sicilia e i siciliani che per spostarsi sono costretti a pagare cifre esorbitanti. Niente Ponte, niente ferrovie, infrastrutture da medioevo e per uscire dall’Isola solo salatissimi voli aerei».
«Sono convinto, allora come adesso, che il tema dei trasporti, sia civili che commerciali, dalla Sicilia all’Europa pone l’economia e il commercio dei siciliani in netto svantaggio, almeno e non solo, per i mille chilometri e più di differenza, rispetto a quelli del Trentino, piuttosto che del Veneto, che della Lombardia e di tutto il centro-nord, con costi notevolmente più alti rispetto alle altre regioni», spiega il parlamentare.
«Se l’Italia è unica e solidale c’è l’obbligo di rimuovere questo gap da parte del governo Nazionale, anche solo per equità, se non per amore. L’economia siciliana subisce questo svantaggio in aggiunta a tante altre criticità, e quelle infrastrutturali, certamente non ci fanno sentire inclusi in un’Italia che viaggia a due velocità ancora oggi dopo oltre un secolo dall’Unità d’Italia».
«La nascita dell’intergruppo per l’Identità Siciliana che abbiamo costituito giorni fa all’ARS – ribadisce – ha anche questo obiettivo: le compensazioni da parte dello Stato alla Sicilia per le disuguaglianze derivanti da decenni di disattenzioni, piuttosto che dalla condizione di Isola».
«Il riconoscimento concreto dell’insularità è un diritto che spetta alla Sicilia già riconosciuto dall’UE e il governo nazionale ha il dovere di riconoscere gli svantaggi che derivano alla nostra regione da questa condizione, garantendo pari diritti e dignità con misure di compensazione economiche e fiscali».
L’on. Galvagno incalza: «Ritengo che questa questa lotta per amore della Sicilia deve avere la solidarietà di tutti gli eletti siciliani al parlamento regionale e nazionale, a prescindere dal partito di provenienza e in modo trasversale. Per tutto ciò l’ARS deve chiedere al parlamento nazionale, con determinazione, l’inserimento della condizione di insularità all’interno dello Statuto della Regione Siciliana, che ha dignità costituzionale, per portare l’Isola nelle condizioni di coesione e equiparazione territoriale rispetto alle progredite regioni settentrionali, che una politica nordista ha sempre privilegiato sin dall’unità d’Italia, epoca del saccheggio dell’Isola».