Ma quale Maradona e Maradona, il fuoriclasse degli italiani aveva un solo nome e cognome: Paolo Rossi! Sì, proprio lui, l’eroe della mia infanzia (la mia prima di calcio non era infatti stata della Juve o del Milan, ma della nazionale col 20 dietro!), l’uomo che da solo, permise alla nazionale di vincere un mondiale difficilissimo, forse il più competitivo della storia di questa competizione, in cui il ragazzo di Prato, da solo aveva battuto il Brasile più forte di sempre, quello in cui brillavano le stelle di Zico, Falcao, Eder, Junior, Socrates e via dicendo. Paolo Rossi, si era fatto conoscere, segnando caterve di gol fin da giovane, tra Como e Vicenza, tra l’altro con i veneti riuscì a conseguire un 2° posto che è ancora storia, quindi Juventus, Milan e Verona, ma le sue ginocchia erano fragili e ben presto dovette dire addio al calcio. Paolo Rossi ha sicuramente dato il meglio di sè con la nazionale Italiana di calcio, ha infatti brillantemente giocato il mundial del 78, dove solo la sfortuna e quei maledetti tiri da lontano, dissero di no ad una superba Italia, quindi è stato l’eroe del Mundial ’82. Inizio non particolarmente buono in Spagna, quindi grande partita contro l’Argentina di Maradona, tripletta storica al Brasile di Zico, doppietta alla Polonia di Boniek e inizio delle danze in finale contro la Germania di Rumenigge. Fu, il trionfo e lì gli occhi di tutti gli italiani furono per questo ragazzo, simbolo di una nazione che riusciva con le proprie forze a risorgere dall’oblio in cui era caduta. Ho scritto queste brevi parole, perchè Paolo Rossi è morto! L’eroe del Mundial ’82 non c’è più, ed oggi un’altro pezzo della mia e dell’infanzia di tanti italiani, è purtroppo andata via. Ciao Pablito, resterai per sempre nel cuore di tutti gli italiani.
