Una riunione che è servita a tracciare le linee guida di un percorso che, come obiettivo, ha la promozione e lo sviluppo del settore agrumicolo siciliano. Questo alla base della conferenza di stamani nel salone della biblioteca comunale di Paterno’ promossa dalla filiera agrumicola siciliana. Presenti, al tavolo, il sindaco Nino Naso, il Presidente del distretto agrumi di sicilia, , Federica Argentati, il presidente , – Giuseppe Di Silvestro, Giovanni Selvaggi, presidente Confagricoltura Catania Salvatore Marino, vice presidente Confcooperative-Fedagripesca Sicilia.
Ecco le priorità che la filiera agrumicola indica al ministro delle politiche agricole e forestali, Gian Marco Centinaio e al sottosegretario Alessandra Pesce, come “follow-up” operativo del documento consegnato al sottosegretario e al vice premier Luigi Di Maio, lo scorso 21 luglio a Catania.
Fra queste: il riordino di tutti i dati quantitativi e qualitativi sugli agrumi italiani (produzione, commercializzazione e relativi derivati trasformati) che potranno essere attinti, la necessità di un decreto che dia esecuzione alle direttive sull’obbligo di dichiarare in etichetta la provenienza del prodotto, una riduzione dell’aliquota iva sulle spremute “100% succo di agrumi”, dal 22% al 10 % poiché ritenute salutistiche, applicando quindi una tassazione privilegiata rispetto alle bevande e, infine, la defiscalizzazione del bioetanolo ottenuto dalle materie prime secondarie degli agrumi.